venerdì 17 luglio 2015

The Masonry Arch





Scrive Johann Esaias Silberschlag (1721 - 1791) nel 1786 (Silberschlag 1786, Abschnitt 676, 236 [1]) che l'arco è "Das Raetsel der Architektur" e dopo 126 anni la sua affermazione è più che vera. Jacques Heyman ancora nel 1982 (The Masonry Arches) ribadisce che "it would seem that any estimate of the arch 'safety' will not depend on the strenght of the material ... The matter will be one of geometry, and not of the 'stress and stain' of a modern theory of structures". Niente di più vero.

Il problema delle strutture voltate in muratura è talmente complesso che non sono bastati gli ultimi trent'anni di ricerca serrata a chiarire la questione; anzi si sono aperti due opposti fronti di ricerca e due correnti di pensiero, gli 'elasticisti' che pensano sia tutto riconducibile alla teoria dell'elasticità con quello che ne consegue, senza pensare che l'arco in muratura è una struttura rigido-plastica a vincoli unilateriali con attrito con ben infinito elevato alla terza potenza di soluzioni possibili per l'equilibrio dell'arco stesso, e i 'plasticisti' che sulla falsariga del pensiero di Heyman cercano di risolvere il problema calcolando il più piccolo carico di collasso che provoca la formazione di un cinematismo di collasso. Infatti, l'arco murario non si deforma, collassa. L'arco elastico si deforma e poi collassa, ma è un'altra cosa.
Ma come detto la questione è ancora aperta e siamo lontani dalla soluzione per cui il pensiero di Silberschlag è più che mai attuale.

[1] Silberschlag, J. E. (1786). Ausführlichere Abhandlung der Hydrotechnik des Wasserbaues, Teil II. Wien: Johann Thomas Edlen von Trattern.



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