mercoledì 17 giugno 2015

Il Monumento



Una lettura costruttiva.


mo|nu|mén|to

s.m.

  1. scultura, struttura architettonica posta o eretta in un dato luogo per onorare la memoria di un defunto, di un personaggio illustre o per commemorare un avvenimento storico di grande rilievo: m. ai caduti; m. sepolcrale, che sovrasta o contiene una tomba; m. equestre, che raffigura un personaggio a cavallo 
  2. estens., opera architettonica di pregevole valore artistico o storico: un m. gotico, romanico, barocco; una città ricca di monumenti 
  3. vestigio, resto di antiche civiltà: monumenti egizi, etruschi 
  4. fig., opera letteraria o artistica di notevole importanza e valore in quanto testimonianza esemplare di un periodo storico, di una cultura, di un autore, ecc.: un m. della poesia lirica.
Polirematiche:
monumento naturale loc.s.m. elemento ambientale che, per motivi scientifici, naturalistici, estetici, ecc., sia oggetto di speciale tutela da parte di uno stato; monumento nazionale loc.s.m. ciascuno dei beni immobili, come ad es. chiese, palazzi e sim., che, per il loro inestimabile valore, sono tutelati dallo stato come parte del patrimonio artistico, storico e culturale | estens., spec. scherz., persona di fama ormai consacrata, anche se priva di effettivo potere e influenza nella vita culturale e politica di un paese.
[De Mauro, il Dizionario della lingua italiana].




Étienne-Louis Boullée (1728 - 1799), Cenotafio di Newton.

Il Monumento è un Monumento in quanto tale oppure il prodotto di una cultura, della tradizione, del patrimonio di un popolo, di una nazione, di un paese?
Gli architetti non progettano monumenti, se non in casi particolari, come ad esempio il Cenotafio da dedicare a Newton (Étienne-Louis Boullée, 1728 – 1799).
Oggi gli architetti, o meglio, le "archistars" progettano monumenti a se stessi, distribuiti in ogni luogo indifferenti della cultura del posto e delle genti a cui si rivolgono, se ad esse si rivolgono, annichilendo la creatività, la progettualità, le conoscenze e le competenze di decine e centinaia di magister architetti, meno noti ma più professionali, e favorendo solamente una falsa immagine dell'architettura che non è architettura, se non la sindrome di Narciso.


Michelangelo Merisi (1571 - 1610) detto Il Caravaggio: Narciso (1594-1596). Roma, Galleria nazionale d'arte antica.

Cosa penserebbe il Magister Arnolfus de Florencia (Arnolfo di Cambio, 1240 - 1302 o 1310) che ha dedicato la sua vita alla Cattedrale di Firenze? Mentre oggi questi 'personaggi' non dedicano più di qualche 'segno del maestro' ai loro progetti?

Monito, nel senso di richiamo al dovere, per le nuove generazioni!


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